L’oggetto intenzionale è l’oggetto trascendente, ciò che l’atto “ha di mira”, che non va confuso col contenuto reale dell’atto. Occorre dunque distinguere l’oggetto nel modo in cui esso viene intenzionato (o semplicemente il contenuto) dall’oggetto intenzionato in quanto tale (o semplicemente l’oggetto), ossia il modo specifico del “dirigersi verso…”, che può variare nell’identità del medesimo oggetto, dall’oggetto trascendente extraintenzionale.